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Inizia a vendereI primi panettieri? Non sono stati i Lucani.
Sono stati, infatti, gli egizi. Ma i Lucani sono da sempre eccellenti agricoltori e mugnai, ma sopratutto sono fortunati di vivere nell’area compresa tra il parallelo e il meridiano che regala al grano una formula magica: la qualità idonea per la lavorazione delle farine.
La Cultura del grano in Basilicata non è solo cibo, ma è storia e tradizione.
Come per ogni tradizione che si rispetti ogni territorio ha la sua. In Italia da nord a sud le varietà del grano sono pressoché infinite, ma quello del sud sembra essere più favorito e apprezzato. Che sia merito del sole e dell’acqua? L’Italia vanta una grande varietà di grani, molti dei quali sono purtroppo scomparsi. È sorprendente pensare che solo in Basilicata fino agli anni della Civiltà Contadina c’erano circa 50 varietà di grani autoctoni.
I chicchi del grano duro sono allungati, spigolosi e difficili da rompere. Dalla loro macinazione a pietra si ricava la semola, caratterizzata da granuli più grossi e ricco di antiossidanti, soprattutto la varietà antica Senatore Cappelli.
Questo prodotto dona al pane, alla pasta, o ad altri preparati un profumo straordinario.(Forse è tutto merito del grano duro se il pane al sud ha questo profumo e questo sapore).
Non possiamo dire con unanime accordo che il pane del sud sia migliore o più buono di quello del nord ma certamente siamo tutti d’accordo che la produzione di artigianale e la macinazione a pietra siano sempre preferibili alla produzione industriale.
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